LA VERA STORIA DELLA TREDICESIMA

La tredicesima mensilità nasce come gratifica volontaria nelle grandi aziende dell’Ottocento. Nel 1937 il regime fascista la rende obbligatoria solo per gli impiegati dell’industria, mentre gli operai ne restano esclusi. Dopo la guerra, nel 1946, viene estesa anche agli operai e, nel 1960, diventa un diritto universale per tutti i lavoratori dipendenti.

DALLE ORIGINI ALLA SUA DIFFUSIONE IN ITALIA

La tredicesima mensilità è talmente radicata nella vita degli italiani che sembra essere sempre esistita.

Ogni dicembre arriva puntuale: attesa, discussa, indispensabile.

Ma da dove nasce davvero?

E soprattutto: chi l’ha introdotta per primo?

Dietro questo “stipendio extra” c’è una storia molto più lunga, sfumata e sorprendente di quanto immagini.

🔹 1. PRIMA DELLE LEGGI: QUANDO LA TREDICESIMA ERA SOLO UN “REGALO”

Ben prima che fosse un diritto, la tredicesima era una gratifica volontaria.

Nell’Ottocento e nei primi del Novecento, alcune aziende concedevano un bonus natalizio ai dipendenti più fedeli.

Non era obbligatorio.

Non era per tutti.

Dipendeva dal buon cuore — e dal portafoglio — del datore di lavoro.

Era un’Italia preindustriale, dove i diritti erano pochi e la protezione sociale quasi inesistente.

🔹 2. 1937: IL PRIMO PASSO UFFICIALE (MA SOLO PER ALCUNI)

Il 5 agosto 1937, nel pieno dell’epoca corporativa, succede qualcosa di nuovo:

il CCNL degli impiegati dell’industria introduce l’obbligo di una “gratifica natalizia”.

Per la prima volta, la tredicesima entra nero su bianco in un contratto nazionale.

Ma attenzione:

• riguarda solo gli impiegati, una fascia privilegiata;

• non interessa gli operai, che continuano a lavorare senza questo diritto;

• regolamenta una pratica già presente, non la “inventa”.

È un passo avanti, ma non la nascita della tredicesima moderna.

🔹 3. 1946: IL DOPOGUERRA ALLARGA I DIRITTI

Con la ricostruzione dell’Italia, cambia tutto.

Il 27 ottobre 1946 arriva un nuovo accordo interconfederale:

👉 la tredicesima viene estesa agli operai dell’industria.

È un momento storico.

Per la prima volta, la mensilità extra non è più un privilegio della borghesia impiegatizia, ma un diritto anche per chi lavorava in fabbrica.

L’Italia democratica inizia a costruire un modello di tutela più inclusivo.

🔹 4. 1960: LA TREDICESIMA DIVENTA DI TUTTI

Il punto di svolta finale arriva con il DPR n. 1070 del 28 luglio 1960:
LA TREDICESIMA DIVENTA DI TUTTI 
(pubblici, privati, in tutti i settori).

Da quel momento nasce la tredicesima come la conosciamo oggi:

un tassello della retribuzione, non un favore.

🔹 5. COSA CI INSEGNA QUESTA STORIA?

Che la tredicesima non ha un “inventore”.

È un percorso:

• 💼 nasce come gesto volontario dell’imprenditore,

• 📜 diventa obbligatoria per alcune categorie nel 1937,

• 🔧 si estende agli operai nel 1946,

• 🇮🇹 diventa universale nel 1960.

Un’evoluzione fatta di contrattazioni collettive, cambiamenti politici, esigenze sociali.

📌 CONCLUSIONE: UNA CONQUISTA LENTA, NON UN COLPO DI SCENA

La tredicesima è un prodotto della storia italiana, non di un singolo governo.

È il risultato della trasformazione del lavoro nel Novecento,

delle lotte sindacali,

delle riforme postbelliche

e dell’ampliamento del welfare nazionale.

Oggi, quando arriva quel bonifico tanto atteso, porta con sé più di un secolo di storia, fatta di conquiste e compromessi

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